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Bologna Occupa!

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Mirror del blog BolognaOccupa (nov-dic'05)] [Mirror del blog ControMorattiBologna (ott'05)]

Spezzone delle facoltà occupate di Bologna a Roma - 25 ott '05

Chi siamo? L'A.U.L.A. [A.rea U.niversitaria di L.otta A.utorganizzata] di piazza Scaravilli nasceva dal percorso di lotta che aveva portato alle occupazioni delle facoltà bolognesi ed alla manifestazione di Roma del 25 ottobre. Abbiamo ribadito fin dall'inizio della nostra protesta come la critica della riforma Moratti non possa essere slegata da una critica altrettanto radicale all'attuale modello di università e alla riforma Berlinguer-Zecchino, che introducendo il sistema del 3+2 ha portato aumento della selezione di classe,  dequalificazione dell’offerta didattica, frammentazione e parcellizzazione del sapere. Riteniamo inoltre che l'amministrazione dell'ateneo bolognese sia direttamente responsabile della sua applicazione su scala locale con l'aumento delle tasse universitarie, l'esternalizzazione e privatizzazione di molti servizi dell'università, l'introduzione del numero chiuso per molti corsi di laurea, la mercificazione della didattica e della ricerca. All'interno di questo spazio liberato avevamo proposto iniziative di controsapere (...) e avviato una riflessione sulle modalità e le pratiche da adottare per scardinare i meccanismi dell'attuale sistema universitario (...).  Il tentativo di creare uno spazio libero dalle logiche di mercificazione della cultura si è scontrato con la volontà del rettore Calzolari di evitare che all’interno  dell’università vi sia la possibilità per gli studenti di riflettere in modo critico ed indipendente al di fuori delle sedi istituzionali.
L’unica risposta che il rettore ha saputo dare è stata la repressione: lo sgombero del 22 novembre è stato l’ennesimo esempio della volontà politica dell’università bolognese e delle istituzioni cittadine di criminalizzare ogni genere di lotta radicale.
mail to: bolognaoccupa at riseup punto net

M
irror completo del blog Bologna Occupa

Indice:
05/12: La notte bianca dell'università
03/12: appuntamenti
01/12: appuntamenti
30/11: Lib(e)r/Azione in Sala Borsa
26/11: Incontro con le istituzioni d'ateneo
25/11: OCCUPIAMOci di Calzolari
23/11: Sgomberata l'A.U.L.A. Occupata
22/11: Fotografie
22/11: Programma
14/11: Programma
10/11: Programma
07/11: Programma
01/11: Presidio all'UPPI
26/10: A.U.L.A. Occupata


05/12: La notte bianca dell'università

Il nostro tempo è qui, e comincia adesso.Martedì 6 dicembre faremo vivere l'università anche di notte. Ci riapproprieremo di spazi e tempi che ci vengono solitamente negati. In occasione dell'appuntamento nazionale delle "notte bianca", che illuminerà le facoltà di tutta Italia, il movimento studentesco di Bologna che ha attraversato le facoltà occupate e l'A.U.L.A. di piazza Scaravilli si riprenderà l'università per riempirla di contenuti altri rispetto a quelli che quotidianamente ci vengono venduti.
Rivendicherà e praticherà il diritto all'autorganizzazione, alla diffusione di sapere critico e ad una socialità gratuita, sganciata dalle logiche di mercificazione e di profitto che dominano la zona universitaria. Il nostro tempo è qui, e continua adesso.

Dalle 18,00 fino alla mattina. Facoltà di Lettere e Filosofia- Via Zamboni 38

Aperitivo - cena sociale - castagne e vin brulè - musica dal vivo
Mostre fotografiche sulle occupazioni e la mobilitazione studentesca
Assemblea pubblica: "Anni movimentati - dalla pantera al drago" (ore 18,30)
Cineforum no-stop: ciclo "notte fonda" (dalle 20,00)
Concerti hardcore e noise sperimentale + DJ set (dalle 23,00)

[scarica manifesto pdf 66kB]

Bologna Occupa!
Collettivo C38 (Lettere e Filosofia) - Collettivo S.P.A. (Scienze Politiche)
Studenti di Giurisprudenza in Movimento
Gruppo Studentesco Indipendete (Ingegneria)
Collettivo IAAS (Agraria) - Collettivo Sharazad (Scienze della Formazione)

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lunedì 5/12
h.15.00 Aula B Sc.Pol. - Assemblea Collettivo S.P.A.
h.17.00 Zamboni 38 - Assemblea Collettivo Lettere e Fil.
h.17.00 Zamboni 38 - Assemblea logistica 'Bologna Occupa'

martedì 6/12
dalle 18.00 all'alba La Notte Bianca dell'Università
Lettere e Filosofia, Via Zamboni 38

mercoledì 7/12
h.17.00 Zamboni 38 - Assemblea intercollettivi

venerdì 9/12
h.20.00 Festa benefit per furti occupazione 38
presso VAG Officina dei Media - Via Paolo Fabbri 110

busline: bus 37 fermata Rossi
bus 20 - 28 - 60 - 93 fermata S.Egidio
notturno 61 fermata Dehon

lunedì 12/12
h.15.00 Aula B Sc.Pol. - Assemblea Collettivo S.P.A.
h.17.00 Zamboni 38 Aula Stud. - Assemblea Collettivo Lettere e Fil.

martedì 13/12
h.14.00 Zamboni 38 - Assemblea generale 'Bologna Occupa'

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Mercoledì 30

h.17.00 A Lettere Assemblea Intercollettivi di facoltà Aula III, Zamboni38

Giovedì 1


h.11.00 Assemblea generale al 38
h.14.00 Assemblea del collettivo di Ingegneria - Aula 0.5 della facoltà
h.17.00 Assemblea del Collettivo di Lettere e Filosofia al 38

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Oggi gli studenti in lotta hanno declinato con una azione simbolica un nuovo momento di liberazione dei saperi. Dopo la giornata del 17 ottobre, in cui un corteo studentesco si è mosso per le vie del centro urlando a gran voce la necessità di una cultura accessibile a tutti e tutte, che si sarebbe dovuta concludere con un'azione in Sala Borsa, impedita dall'ostinata presenza delle forze dell'ordine, siamo voluti tornare tra le mura di quella che, nata per essere una delle più grandi biblioteche pubbliche d'Europa, è stata trasformata dalle scelte delle successive amministrazioni comunali in un grande centro commerciale.
Oggi alle 17:30 gli studenti, entrati in Sala Borsa, hanno simbolicamente prelevato i libri in vendita sugli scaffali della libreria ospitata all'interno dell'edificio, per ricollocarli in quello che sarebbe dovuto essere il loro luogo: a disposizione di tutti, tra gli scaffali della biblioteca pubblica. Un'azione, dunque, che non si è caratterizzata in questo caso tramite un gesto di riappropriazione, ma che ha voluto sottolineare come il sapere non debba essere piegato alle logiche del mercato, ma finalmente liberato; non più esclusiva per pochi, ma a disposizione di tutti. Nessun libro è stato sottratto o rovinato, nessuna
struttura danneggiata. "LIBeRO! - Libera i saperi, libera Sala Borsa - bollino anti-vendita contro la mercificazione della cultura" recita l'adesivo con il quale abbiamo voluto marchiare i libri che sono stati in questo modo restituiti all'utilizzo pubblico e gratuito di chi alla produzione di quella stessa cultura contribuisce quotidianamente ma della quale si vede privato dai proibitivi prezzi d'accesso.
Gli studenti si sono poi mossi in corteo verso la zona universitaria, attraversando le vie del centro, comunicando i contenuti della mobilitazione.

Bologna Occupa!

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Come studenti attivi nelle lotte che negli ultimi due mesi hanno attraversato la città di Bologna, in merito all’incontro avvenuto oggi con la prorettore Monari e il Vicario di Calzolari, riteniamo imprescindibile, perché abbia luogo un nuovo momento di incontro, una presa di posizione pubblica che condanni le denunce spiccate dalla Digos nei confronti di alcuni degli studenti occupanti dell’Aula di piazza Scaravilli nel contesto dell’operazione di sgombero.
E’ impensabile che degli studenti appartenenti all’Ateneo Bolognese vengano in tale modo criminalizzati arrivando perfino ad ipotizzare una loro estraneità al mondo universitario.
Inoltre è fondamentale che vengano bloccati eventuali provvedimenti per quanto riguarda i presunti danni subiti dalla struttura durante il periodo di occupazione. Condanniamo come calunniose le dichiarazioni apparse a questo proposito sulle varie testate giornalistiche. Sappiamo con certezza che nessun danno significativo è stato procurato all’Aula nel corso dell’occupazione e rivendichiamo il valore dei murales con i quali abbiamo ridipinto le pareti dell’aula, procurandole semmai un miglioramento estetico.

In merito alla proposta fattaci di un’aula, non meglio specificata, ubicata in zona universitaria, con una capienza massima di circa 40 posti, la riteniamo essere inadatta a soddisfare le nostre esigenze in quanto fisicamente incapace di contenere la quantità di studenti che hanno partecipato e tutt’ora partecipano alle iniziative e ai momenti di discussione promossi e esplicati nel documento dal titolo “Autogestione e Controsapere in Università” oggi consegnato ai due rappresentanti del Rettorato.
Nell’ottica di garantire un proseguimento all’odierno momento di incontro, riteniamo fondamentale che l’ipotetica aula messa a disposizione soddisfi le seguenti necessità:
• Una capienza decisamente superiore.
• La possibilità di accedervi indipendentemente dall’accesso ad altre strutture universitarie non gestite direttamente da noi.
• Flessibilità rispetto agli orari di apertura e di chiusura in modo tale da poterli adattare alle esigenze degli studenti.
• Che i luoghi fisici e politici deputati ad esplicare la funzione di gestione dell’aula siano totalmente interni all’aula stessa e gestiti a livello assembleare dagli studenti in linea con le premesse contenute nel sopraccitato documento, previo un confronto iniziale con chi di competenza, come richiesto dalla prorettore Monari.
• L’accesso ai necessari strumenti di comunicazione quali connessioni internet, proiettori, macchina fotocopiatrice…

Data l’urgenza di porre una soluzione a questa situazione, consideriamo Martedì 29 Novembre 2005 come data ultima in cui arrivare ad una presa di posizione riguardo agli attacchi repressivi da noi subiti ed alla formulazione di una proposta precisa, riguardo ad una specifica struttura, da parte del Rettorato. In quest’ottica richiediamo un incontro pubblico entro questa data.

Bologna Occupa

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Ieri mattina alle 6.00 quindici digossini accompagnati da quattro camionette
della polizia hanno fatto irruzione nell’A.U.L.A. occupata di Piazza
Scaravilli, identificando e denunciando tutti i presenti. L'A.U.L.A. di piazza
Scaravilli nasce dal percorso di lotta che ha portato alle occupazioni delle
facoltà bolognesi ed alla manifestazione di Roma del 25 ottobre. Abbiamo
ribadito fin dall'inizio della nostra protesta come la critica della riforma
Moratti non possa essere slegata da una critica altrettanto radicale
all'attuale modello di università e alla riforma Berlinguer-Zecchino, che
introducendo il sistema del 3+2 ha portato aumento della selezione di classe,
dequalificazione dell’offerta didattica, frammentazione e parcellizzazione del
sapere. Riteniamo inoltre che il rettore Calzolari sia direttamente
responsabile della sua applicazione su scala locale con l'aumento delle tasse
universitarie, l'esternalizzazione e privatizzazione di molti servizi
dell'università, l'introduzione del numero chiuso per molti corsi di laurea, la
mercificazione della didattica e della ricerca. All'interno di questo spazio
liberato avevamo proposto iniziative di controsapere, come incontri sul DDL
Moratti, sull’immigrazione e sulla comunicazione. Infine avevamo avviato una
riflessione sulle modalità e le pratiche da adottare per scardinare i
meccanismi dell'attuale sistema universitario - ad esempio attraverso
l’organizzazione di seminari autogestiti - e per creare dal basso un sapere
critico che si diffondesse attraverso la libera circolazione delle conoscenze,
attitudini e passioni.
Il tentativo di creare uno spazio libero dalle logiche di mercificazione della
cultura si è scontrato con la volontà del rettore Calzolari di evitare che
all’interno dell’università vi sia la possibilità per gli studenti di
riflettere in modo critico ed indipendente al di fuori delle sedi
istituzionali.
L’unica risposta che il rettore ha saputo dare è stata la repressione: lo
sgombero di ieri mattina è l’ennesimo esempio della volontà politica
dell’università bolognese e delle istituzioni cittadine di criminalizzare ogni
genere di lotta radicale.
Per questo oggi siamo in rettorato: per ribadire la legittimità di pratiche di
riappropriazione e liberazione di spazi, per puntare l’indice contro le gravi
responsabilità politiche di Calzolari, mandante dello sgombero di ieri mattina,
per dire che il movimento studentesco non si ferma con gli sgomberi e la
polizia.

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Questa mattina alle 6 quindici digossini accompagnati da quattro camionette della polizia hanno fatto irruzione nell’A.U.L.A. occupata di Piazza Scaravilli, identificando e denunciando tutti i presenti.
L'A.U.L.A. di piazza Scaravilli nasce dal percorso di lotta che ha portato alle occupazioni delle facoltà bolognesi ed alla manifestazione di Roma del 25 ottobre.
Abbiamo ribadito fin dall'inizio della nostra protesta come la critica della riforma Moratti non possa essere slegata da una critica altrettanto radicale all'attuale modello di università e alla riforma Berlinguer-Zecchino, che introducendo il sistema del 3+2 ha portato aumento della selezione, dequalificazione dell’offerta didattica, frammentazione e parcellizzazione del sapere.
Riteniamo inoltre che il rettore Calzolari sia direttamente responsabile della sua applicazione su scala locale con l'aumento delle tasse universitarie, l'esternalizzazione e privatizzazione di molti servizi dell'università, l'introduzione del numero chiuso per molti corsi di laurea, mercificazione della didattica e della ricerca.
All'interno di questo spazio liberato avevamo proposto iniziative di controsapere, come incontri sul DDL Moratti, sull’immigrazione e sulla comunicazione. Infine abbiamo avviato una riflessione sulle modalità e le pratiche da adottare per scardinare i meccanismi dell'attuale sistema universitario – ad esempio attraverso l’organizzazione di seminari autogestiti – e per creare dal basso un sapere critico che si diffonda attraverso la libera circolazione delle conoscenze, attitudini e passioni.
Il tentativo di creare uno spazio libero dalle logiche di mercificazione della cultura si è scontrato con la volontà del rettore Calzolari di evitare che all’interno dell’università vi sia la possibilità per gli studenti di riflettere in modo critico ed indipendente al di fuori delle sedi istituzionali.
L’unica risposta che il rettore ha saputo dare è stata la repressione: lo sgombero di questa mattina è l’ennesimo esempio della volontà politica dell’università bolognese e delle istituzioni cittadine di portare in tribunale ogni genere di istanze di lotta radicale.

PER RAGIONARE ASSIEME SU COME PROSEGUIRE LA MOBILITAZIONE:
ASSEMBLEA ore 15
AULA III VIA ZAMBONI 38

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22/11: Fotografie

delle occupazioni e dei cortei
da uN((i))b00m - controportale dell'autorganizzazione universitaria
www.unibo.ma.cx

dal 12 al 26 ottobre

corteo del 17 novembre

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MARTEDI' 22 NOVEMBRE

Ore 16
- proiezione de I CENTO PASSI
... a seguire dibattito con Elio Teresi (associazione Radio Out)

Ore 21,30 - Assemblea pubblica con i lavoratori di Autorganizzazione Operaia

MERCOLEDÌ 23 NOVEMBRE

Ore 18 - Assemblea del Collettivo di Scienze (presso l'Aula Occupata)

Ore 21 - ANNI MOVIMENTATI
Dibattito sui movimenti studenteschi dagli anni '90 a oggi, con
testimonianze di alcuni esponenti del movimento della PANTERA

GIOVEDI' 24 NOVEMBRE
Ore 16 - Dibattito sulla situazione in VENEZUELA, con presentazione del
libro La Rivoluzione Venezuelana

Ore 17
- Assemblea studentesca presso la facolta di Ingegneria (Via Risorgimento)

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A.U.L.A. - p.zza Scaravilli - BOLOGNA
Area Universitaria di Lotta Autorganizzata

MARTEDI 15 NOVEMBRE

Ore 11 - Assemblea di Agraria (Aula Magna di Agraria al CAAB)

Ore 17 - Assemblea di Lettere e Filosofia (Aula 3 - Via Zamboni 38)

Ore 20 - Cineboom presenta TEOREMA di Pier Paolo Pasolini

MERCOLEDÌ 16 NOVEMBRE


Ore 15 - Assemblea di Scienze della Formazione (Aula 1 - Via Zamboni 34)

Ore 18 - Assemblea di Biologia (all'AULA OCCUPATA)

Ore 20 - Assemblea di Ingegneria (all'AULA OCCUPATA)

Ore 22 - maratona di video di denuncia sociale e di iniziative di movimento

GIOVEDÌ 17 NOVEMBRE

GIORNATA MONDIALE DI
MOBILITAZIONE
CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE
DELL'ISTRUZIONE
E LA MERCIFICAZIONE DEL SAPERE

CORTEO A BOLOGNA

CONCENTRAMENTO
PIAZZA VERDI ORE 15

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12/11: Il nostro tempo è qui e continua adesso
In seguito alla grande manifestazione nazionale di Roma del 25 ottobre, molti studenti hanno deciso di proseguire le lotte che avevano preso forma con le occupazioni delle facoltà in un nuovo spazio liberato: l'A.U.L.A. di piazza Scaravilli.
Abbiamo ribadito fin dall'inizio della nostra protesta come la critica della riforma Moratti non può essere slegata da una critica altrettanto radicale all'attuale modello Zecchino-Berlinguer dell'università introdotta dal centrosinistra di cui è la perfetta continuazione. Così come non possiamo non ritenere il rettore Calzolari direttamente responsabile della sua applicazione su scala locale con l'aumento delle tasse universitarie, l'esternalizzazione e privatizzazione di molti servizi dell'univeristà, l'introduzione del numero chiuso per molti corsi di laurea, mercificazione della didattica e della ricerca...
All'interno di questo spazio abbiamo continuato percorsi di autorganizzazione e controsapere riempiendo quest'aula di contenuti antagonisti per scardinare i meccanismi dell'attuale sistema universitario e creare dal basso un sapere critico che si diffonda attraverso la libera circolazione delle conoscenze, attitudini e passioni.
Crediamo che questo tentativo di creare uno spazio libero dalle logiche di mercificazione della cultura possa essere un ricchezza nella possibilità di diffondere un sapere altro e vivere un'università diversa.
Il consiglio di facoltà di Economia, al contrario, ha deciso, con l'appoggio dei rappresentanti degli studenti di Sinistra Universitaria e Student Office, di richiedere al rettore l'adozione di provedimenti contro l'occupazione dell'A.U.L.A. di piazza Scaravilli. Sebbene non formulata esplicitamente, la posizione del Consiglio suona in modo chiaro come una richiesta di sgombero. Consapevoli di questa situazione continueremo a portare avanti le nostre rivendicazioni e pratiche di lotta, dall' A.U.L.A. occupata di Piazza Scaravilli ad ogni facoltà perchè possano continuare a nascere spazi di creazione e di condivisione di saperi altri.
Sabato 12 novembre, alle 10:00 , nell'aula S. Lucia, verrà inaugurato alla presenza del rettore e dei baroni il nuovo anno accademico, noi saremo lì insieme a tutti coloro che condividono la nostra protesta e che credono sia possibile un'altro tipo di università per inaugurare il nostro anno accademico.


APPUNTAMENTO E MOBILITAZIONE: SABATO 12 NOVEMBRE
ORE. 9:00 A.U.L.A. OCCUPATA DI PIAZZA SCARAVILLI.

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Giovedì 10 Novembre

Ore 16
Seminario autogestito di comunicazione sovversiva
con Franco "Bifo" Berardi

Ore 20

Incontro sulle lotte No-TAV in Val di Susa

Venerdì 11 Novembre

Ore 17
Seminario autogestito di introduzione allo studio del marxismo

Ore 20
Introduzione e successiva proiezione del film Teorema (1968) di Pier Paolo Pasolini

Sabato 12 Novembre

Ore 9
Meeting point all'A.U.L.A. per l'inaugurazione del nostro anno accademico

Ore 22
SAPOR VINGLA in concerto (live pop-rock)


Tutti i giorni assemblea generale alle ore 14

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Lunedì 7 novembre

Ore 18.00
Incontro con Sandro Mezzadra, autore del libro I confini della libertà, per un'analisi politica delle migrazioni contemporanee.

Ore 21.00
Proiezione di Precarity - sulle azioni dirette contro la precarietà in varie parti del mondo.


Martedì 8 novembre

Ore 17.00
Pirati e democrazia
Il problema della democrazia nella filibusta del XVII secolo
... con Luca Alessandrini
(direttore dell'Istituto Storico Parri)

Ore 21.00
Proiezione del film L'odio, di Matthieu Kassowitz

... a seguire, dibattito sulla situazione attuale a Parigi.


Mercoledì 9 novembre


Dalle ore 14.00
WALL PAINTERS CONTEST + D.J. Set

... e tutti i giorni assemblea generale alle ore 14.00

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Nell'ambito delle mobilitazioni universitarie contro il DDL Moratti gli
studenti si stanno autorganizzando per denunciare fortemente la
sconvolgente situazione abitativa a Bologna.
I prezzi delle stanze in questa città sono tra i più cari d'Italia: le
doppie arrivano a costare anche 300 euro e le singole anche a 500 euro
mensili.Questo mina gravemente il diritto allo studio e sono molte le
persone che rinunciano a studiare qui a causa dei costi.
Non solo gli studenti versano in queste condizioni, tutto il mercato degli
affitti è in mano a lobby che determinano un rapporto senza equilibrio fra
diritto all'abitare e privilegi degli affittuari. Precari, migranti e
fasce della popolazione meno abbienti vivono quotidianamente una
situazione di incertezza abitativa che si inasprisce di anno in anno anche
grazie allo strapotere di associazioni come l'UPPI.
Questi soggetti si presentano come sindacato che difende i Piccoli
Proprietari Immobiliari, ma di fatto sono uno degli ingranaggi del sistema
della speculazione, a danno di coloro che ogni giorno portano alla città
ricchezza materiale e immateriale. L'UPPI, che dichiara di non seguire
logiche politiche, di fatto tutela i propri interessi sotto forma di
politica abitativa, la cui assenza è comune alle giunte comunali di
qualsiasi schieramento. Con che diritto si fa ingerenza nella gestione
delle case di edilizia pubblica (erp)? Con che legittimità chi sfrutta e
specula si permette di pronunciarsi sulla pratica dell'occupazione?Perchè
additano come degrado la socialità in qualsiasi sua forma esterna alle
logiche di mercato quando invece sono proprio loro che causano il degrado,
tenendo migliaia di appartamenti sfitti in periodi di crescente domanda?
Sono un'esigua minoranza con un potere spropositato che si contrappone
all'esigenza della maggior parte della popolazione bolognese. Sono
addirittura giunti ad avere una polizia privata che farà ronde con cani
addestrati!
L'UPPI contribuisce alla criminalizzazione crescente di chi cerca di dare
soluzioni dal basso ai problemi abitativi a Bologna: ci riferiamo alle
pressioni sull'assessore Antonio Amorosi nella questione delle case
occupate.I movimenti di lotta per la casa da qualche tempo lavorano per
fare in modo che questa città non diventi una vetrina per turisti e alla
portata di pochi privilegiati, riqualificando di fatto zone abbandonate
all'incuria del pubblico e dei privati.Chi occupa una casa lo fa perchè un
diritto gli è stato negato e non per divertimento! Chi è costretto ad
abitare sul lungo Reno in baracche evidentemente non ha altre soluzioni!
Ridurre qualsiasi rivendicazione studentesca e sociale alle dichiarazioni
di un nemico di cui avere paura è esattamente il gioco di queste lobby e
della giunta.
Non possiamo dimenticare quanto riportato sul sito ufficiale dell'Uppi nel
quale vengono esplicitamente appoggiate le misure repressive nei confronti
degli occupanti di case e spazi sociali, nella fattispecie gli arresti del
maggio scorso a carico di tre compagni. Questo per noi è inaccettabile!

Per questo giovedi 3 novembre alle ore 11 saremo sotto la sede dell'Uppi
per denunciare la complicità politica di questa lobby con le scelte
dell'ammistrazione comunale e dell'Acer nell'impedire a migliaia di
studenti di vivere degnamente in una casa.

Assemblea degli occupanti dell'Aula di Piazza Scaravilli
M.ovimento A.utorganizzato O.ccupanti
Habit/Azione
Passepartout

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31/10: Il rettore sta con Cofferati e con i manganelli della polizia
Ieri gli studenti occupanti dell'aula di piazza Scaravilli hanno occupato il rettorato chiedendo a Calzolari di prendere posizione sui fatti di lunedì 24 ottobre avanti a Palazzo D'Accursio, quando un corteo pacifico di studenti è stato violentemente caricato dalle forze dell’ordine per impedire ai manifestanti l’ingresso in comune. In verità il rettore aveva già detto che gli studenti hanno assaltato la casa comune, che hanno assunto atteggiamenti fascisti e squadristi, che la risposta di Cofferati è stata adeguata alle nostre provocazioni. Agli occupanti che chiedevano conto di tali affermazioni, la prorettrice Monari ha dichiarato che le cariche della polizia erano inaccettabili e che il rettorato avrebbe pubblicamente preso posizione contro il modo di gestire la situazione da parte di Cofferati e le forze dell'ordine. La verità è che, al di là delle parole, non c'è stata nessuna dichiarazione pubblica di smentita delle affermazioni di Calzolari, anzi il rettore ha rincarato la dose accusando di nuovo gli studenti di essere violenti.
Vergogna!!
Il rettorato non solo non prende posizione contro il fatto che gli studenti vengano manganellati, ma addirittura sostiene il sindaco e le forze dell'ordine.

Nel frattempo, all’associazione Spazio Sociale Studentesco, che davanti al
comune non c’era ma ieri ha pensato bene di incontrare il sindaco a nome
degli studenti, diciamo che non abbiamo bisogno di essere rappresentati da
nessuno. E che presentarsi all’incontro con la bocca incerottata per
protestare contro le cariche non serve a niente, se si accoglie un invito
di Cofferati palesemente pensato per dimostrare la sua “volontà di
dialogo” e criminalizzare il corteo autorganizzato del 24. Di certi
“aiuti”, che arrivano quando la polizia sparisce e appaiono i giornalisti,
facciamo volentieri a meno.

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Nel pomeriggio del 26 ottobre gli studenti bolognesi hanno convocato
un'assemblea nell'aula 3 di economia, in piazza Scaravilli, per proseguire
la mobilitazione dopo la manifestazione nazionale a Roma contro il ddl Moratti.
L'assemblea ha deciso l'occupazione dell'aula come primo momento di
riappropriazione di spazi di autorganizzazione da parte degli studenti. In
seguito ai travisamenti e alla parzialità dei media nei giorni scorsi,
l'assemblea ha deciso di non fare assistere giornalisti e di comunicare solo
alla fine i contenuti emersi durante la discussione.
In merito agli episodi di violenza immotivata da parte dellla polizia del 24
ottobre sotto il comune di Bologna, si esige una presa di posizione chiara
da parte del rettore e dei docenti. La giunta si assuma la responsabilità
politica di quanto avvenuto.
Riteniamo che debba essere messo in discussione il concetto stesso di
"legalità" che troppo spesso si risolve nella repressione e che ignora i
reali problemi sociali della città: illegali sono i prezzi degli affitti e
la mancanza di tutela dei diritti degli strati più deboli della società.
Il movimento studentesco si propone inoltre di portare anche fuori dall'
università temi apparentemente lontani dalle lotte per il diritto allo
studio, ma in realtà strettamente connessi ad esso: la questione della casa,
della mensa, dei trasporti e in generale delle condizioni di vita degli
studenti a Bologna.

Assemblea dell'Aula Occupata

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