Archivio 2004-05 comunicati dei collettivi di facoltà
24 Maggio 2005 - LIBERIAMO I COMPAGNI,
MOLTIPLICHIAMO LE LOTTE!
REPORT SECONDA INTERRUZIONE DEL CONSIGLIO DI FACOLTA'
DI SCIENZE POLITICHE
In un momento difficile come questo in cui tre compagni del
movimento si trovano in carcere accusati nientemeno che di eversione
dell'ordine democratico l'unica risposta che ci sembra efficace è quella
di continuare quotidianamente le nostre lotte fuori e dentro l'Università.
Anche con questo pensiero oggi circa cinquanta studenti del Collettivo
S.P.A. di Scienze Politiche e di altri vari collettivi di Facoltà hanno
bloccatto il Consiglio di Facoltà per impedire l'approvazione di nuovi
numeri chiusi alle lauree
specialistiche. Stanchi di sentirsi ripetere dalla Preside e dai
professori che la colpa non è loro ma della riforma imposta da
Roma, gli studenti hanno teso una mano nei loro confronti proponendo
alle istituzioni della Facoltà di Scienze Politiche di scrivere, nella
prossima commissione didattica e da approvare nel prossimo Consiglio di
Facoltà, una lettera aperta al Senato Accademico che implichi una netta
presa di posizione politica contro la Riforma. Se questo passaggio verrà
fatto in maniera trasparente gli studenti potranno anche credere alla
buona fede delle istituzioni universitarie locali, in caso contrario si
assumeranno la responsabilità diretta di bloccare ogni Consiglio di
Facoltà, ogni Senato Accademico che abbia come punto all'ordine del
giorno l'approvazione del numero chiuso.
In un altro punto della zona universitaria, nella Facoltà di Lettere
e Fiolsofia, altri studenti continuano ad autogestire un aula, l'aula
occupata F.Lorusso, occupata da una settimana per rivendicare spazi
autogestiti dagli studenti all'interno delle Facoltà e per porre il
problema di un Università sempre più elitaria e selettiva. In
quello
spazio gli studenti continuano e continueranno a promuovere momenti di
autoformazione e di controsapere ed a costruire un angolo di fuga alla
dittatura del copyright!
VITTORIO, CARMINE, FABIANO LIBERI SUBITO!
Rete Universitaria
Collettivo S.P.A (Scienze Politiche)
Coll. C38 (Lettere e Filosofia)
Collettivo Storia Orientale
Aula occupata autogestita "F.Lorusso"
info: 3206914118 - reteuniversitari.bo@inventati.org - www.unibo.ma.cx
segue volantino dato al Consiglio di Facoltà di Scienze Politiche:
Al Consiglio di Facoltà di Scienze Politche riunito in data 24/5/2005
Questo documento è frutto di un lavoro collettivo nato dalla presa
di
coscienza di un numero sempre più crescente di studenti.
La riforma Zecchino dell'Università del 3+2 è andata a creare
un
impoverimento culturale diffuso.
Nello specifico crediamo che la compressione in tre anni della maggior
parte del programma delle vecchie lauree quadriennali, abbia portato ad
un oggettivo crollo della qualità della didattica (e non ad un suo
miglioramento...) trasformando l'Università in un mercatino delle
conoscenze e lo studente in un acquirente, negandogli un ruolo attivo e
costrutivo al suo interno. Gli alti costi ingiustificabili del secondo
ciclo universitario e gli sbarramenti posti al suo accesso fanno sì
che
in media solo uno studente su tre possa accedere alla laurea
specialistica, in netta contraddizione con quanto sancito dall'art.3
della Costituzione Italiana.
Questi effetti non sono collaterali, ma sposano appieno la
riorganizzazione in atto della società in funzione di un assetto
postfordista. Non si tratta di una riforma applicata male. Il progetto
si realizza su due piani di espropriazione: uno fisico con la
precarizzazione del lavoratore, l'altro culturale istituendo un
istrizione publbica tutta improntata al nozionismo che nega ogni
confronto e rielaborazione critica dei saperi garantendo il perpetuarsi
della sovrastruttura attuale.
Considerato che nel confronto fin qui avuto il Consiglio di Facoltà
si è
posto come mero attuatore di una riforma proveniente da Roma e sostenuta
dall'ateneo, gli studenti pretendono una presa di responsabilità tramite
un chiaro pronunciamento politico in merito alle questioni suddette.
Questo deve avvenire con una lettera aperta al Senato Accademico e ai
quotidiani locali e nazionali.
La lettera deve essere redatta nella prossima commissione didattica e
fatta propria dal Consiglio di Facoltà come primo punto all'OdG nella
sua prossima convocazione. Non sussistendo le condizioni oggettive per
adempiere nella data di oggi alle nostre richieste, riteniamo opportuno
sospendere questo Consiglio.
Nello specifico richiediamo anche che come atto simbolico, il prossimo
Consiglio di Facoltà rimandi al Senato Accademico la questione
dell'iscrizione sotto condizione e del numero chiuso (in particolare in
merito alla specialistica in Relazioni internazionali).
Nessun numero chiuso, liberi saperi per tutte/i!
Studenti in movimento
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COPYRIOT DAY 2.0
by* Copy.Riot @nti-shop *
!Copia Condividi Cospira!
Copy.Riot Day 2.0 25 Maggio 2005 H 14.00 A.ula C. A.utogestita
B.ologna
- Strada Maggiore 45
Workshop
a)Internet e la privacy in rete /by autistici
b)Crea la tua web radio /by Soma squad
c)Linux 4 dummies /by Danielinux
d)Autoproduzioni musicali /by copydown
a seguire..
Aperitivo reggae @ crash occupato - via san donato 57
(Baje selecta i- trees)
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L'OPERAISMO ITALIANO
Le esperienze individuali di lotta e di elaborazione si intrecciano
ai
tentativi di una con-ricerca storico-politica, nello sforzo di
restituire all'attualità la narrazione di ciò che è stato.
A quarant'anni di distanza dalla prima pubblicazione dei /Quaderni
Rossi/ proviamo a tracciare, attraverso una pluralità di voci, il
profilo di un "percorso di pensiero" che con i suoi salti e le sue
discontinuità ha attraversato gli anni Sessanta e Settanta.
In quali forme questa straordinaria ricchezza soggettiva che ha animato
i movimenti è ancora in grado di interrogare il presente?
GIOVEDI' 12 MAGGIO - Aula III
Sul primo operaismo:
L'esperienza politica dei Quaderni Rossi e di Classe Operaia
con GIGI ROGGERO e LAUSO ZAGATO
MERCOLEDI' 18 MAGGIO - Aula V/
Sul secondo operaismo politico:
I percorsi di Potere Operaio e dell'Autonomia
con BENEDETTO VECCHI e MARCO BASCETTA
MERCOLEDI' 25 MAGGIO - Aula V
La trasformazione radicale dell'esistente coincide ancora
con un
progetto che ha il proprio fine nell'estinzione dell'operaietà e del
lavoro subordinato nelle loro molteplici declinazioni contemporanee ?
con SANDRO MEZZADRA e MAURIZIO RICCIARDI
Tutti gli incontri si terranno alle ore 17 alla FACOLTA' DI LETTERE E
FILOSOFIA - VIA ZAMBONI 38
Antagonismo e Saperi
C38 - collettivo autorganizzato di Lettere e Filosofia
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NUOVI ATTACCHI, VECCHIE CONOSCENZE
Il progressivo smantellamento dello stato sociale
e il parallelo radicamento
della precarietà nel lavoro e nella vita,
inseriti in uno stato di guerra infinita e
globale, hanno spinto verso una sempre maggiore richiesta di autoritarismo
e
repressione, con una conseguente legittimazione di pratiche
fasciste.
Anche le recenti svolte a livello legislativo,
come la legge Biagi-Treu e
la Turco-Fini, hanno istituzionalizzato un modello di organizzazione sociale
improntato al razzismo e al controllo. Essendo questi temi già affrontati
in
direzione repressiva dalle destre al potere, questa situazione
ha lasciato
spazi di agibilità politica a realtà e organizzazioni dell’estrema
destra
permettendogli di agire nella sfera del sociale. Questi gruppi agiscono
proprio nel sociale perché sempre più questo è caratterizzato
da un senso di
insicurezza diffusa determinata dalla perdita del potere d’acquisto,
dalla
sempre maggiore difficoltà ad accedere a servizi collettivi, dalla
mancanza di
strumenti conoscitivi e di valore per affrontare l’emergere di una società
sempre più multietnica, multiculturale e sempre più complessa.
Un ambiente
sociale quindi potenzialmente conflittuale perché espressione
delle
contraddizioni del sistema, ma anche manovrabile,
in cui la radicalità delle
problematiche emergenti viene incanalata in direzione autoritaria, contro
l’opposizione reale all’esistente.
I recenti attacchi squadristi a centri sociali, militanti
di sinistra,
migranti ed individualità non integrabili nel sistema testimoniano
drammaticamente la riconquista del controllo sul territorio attraverso
pratiche di strada. Pratiche che come sempre godono di
impunità, che si
esprime sia nell’indifferenza delle istituzioni e dei mezzi di comunicazione
ufficiali, sia nella connivenza con gli organi repressivi.
A tutto questo si aggiungono le responsabilità del movimento che,
soprattutto in questo ultimo periodo, non ha saputo affrontare con radicalità
le problematiche sociali emergenti.
Di fronte a tutto ciò si impone la necessità di azione da parte
di tutti
coloro che si riconoscono nell’antifascismo come condanna e lotta contro
ogni forma di autoritarismo, sessismo, razzismo.
Condanna che si esplica, da un lato, attraverso la chiusura di spazi di
agibilità politica a tutti coloro che basano le loro pratiche sull’oppressione,
dall’altro tramite un’intensificazione del
radicamento nel tessuto sociale di
pratiche di lotta conflittuali.
Collettivo
S.p.A - Rete Universitaria di Bologna
[Indymedia Antifa] - [Antifascismo su B.A.Z.] - [Torna su]
Studiare a Bologna costa. Non solo perché le tasse
universitarie sono mediamente vicine ai 1000€
l’anno per le lauree brevi e superano i 2000€
per le specialistiche, non solo perché i prezzi
di affitti, trasporti e libri di testo sono sempre più inaccessibili
per gli studenti che non hanno alle spalle famiglie facoltose. Anche mangiare
a Bologna costa.
La mensa universitaria di Bologna è infatti nettamente
la più cara d’Italia: un pasto completo
costa almeno 5,80 €, mentre questi
sono i prezzi in alcune altre città italiane:
Siena: 2,50 €
L'Aquila: da 0 a 3,10 €
Firenze: 2,07 €
Roma: fascia A 0-1,80 €; fascia B 1,80- 2,20 €; fascia C 2,50 -
5,80 €
Padova: da 0 a 4,50 €
Cosenza: fascia A 0-1,13 €; fascia B 1,69 €; fascia C 2,82 €
Venezia: per studenti con borsa di studio da 0 a 3,50€ ; per studenti
senza borsa di studio da 1,50 a 4,50 €
La struttura di Piazza Puntoni è inoltre chiaramente
insufficiente e inadeguata rispetto al numero di studenti bolognesi,
il che causa inevitabilmente lunghissime file e tempi d’attesa eccessivi
per pranzare in mensa.
Quello che ci preme sottolineare è come questa situazione non sia dovuta
semplicemente a cause contingenti o alla cronica mancanza di fondi dell’Università,
ma sia invece la conseguenza di scelte precise e consapevoli da parte dell’Arstud
(l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio) e di un modello di
gestione aziendalista e insensibile ai diritti degli
studenti.
Pochi sanno anche che l’Arstud non gestisce direttamente la mensa universitaria,
ma la sub-appalta ad un’azienda privata, la CONCERTA,
che la gestisce ovviamente sulla base dei suoi interessi commerciali e non
certo delle esigenze degli studenti. Le conseguenze sono evidenti: dopo un
lungo periodo di costosissima ristrutturazione
la mensa può contenere pressappoco lo stesso numero di studenti di
prima, la qualità è sempre decisamente bassa e i prezzi sono
ulteriormente aumentati. In compenso ci sono due televisori ultimo modello
con abbonamento a Sky, pagati direttamente o indirettamente con i soldi dell’Università.
Noi crediamo sia giunta l’ora di dire basta alle
privatizzazioni, alle esternalizzazioni, alle interferenze private nella gestione
dei fondi dell’università, ai tagli al diritto allo studio.
Chiediamo quindi all’Arstud di assumersi le proprie responsabilità
gestendo in prima persona le mense universitarie,
e adempiere a quella che dovrebbe essere la sua funzione, cioè garantire
un reale diritto allo studio per tutti.
I primi passi dovrebbero essere una drastica riduzione
del costo dei pasti e la progettazione di un’altra
mensa in zona universitaria (ad esempio lo stabile delle Scuderie di
Piazza Verdi è di proprietà dell’Arstud, e potrebbe essere
utilizzato in ben altro modo che non appaltandolo ai gestori di altri locali
privati).
Ma è importante capire che queste rivendicazioni parziali sono solo
il primo passo di un percorso di lotta con cui arrivare a pretendere
la gratuità della mensa e in generale la gratuità dell’istruzione,
ponendo tali questioni non solo come rivendicazioni a lungo termine ma anche
come oggetto di pratiche di autoriduzione e riappropriazione quotidiane di
ciò che da anni ci viene quotidianamente tolto.
_Rete Universitaria_ reteuniversitari.bo@inventati.org_
Assemblea tutti i lunedì alle 21 al VAG di via Paolo Fabbri 110
_Collettivo Scienze Politiche Autogestita_ WWW.COLLETTIVOSPA.MA.CX_
Assemblea tutti i lunedì ore 15 aula B Strada Maggiore 45
_AIDEM_ - student* autorganizzat* di comunicazione_
SDCNOWAR@DSC.UNIBO.IT - www.aidem.ma.cx
_Collettivo Storia Orientale_
ahmaru@libero.it
2 DICEMBRE - ASSEMBLEA PUBBLICA
Stiamo costruendo un momento di confronto orizzontale
e aperto, per arricchire le nostre analisi
e le nostre proposte, per fare il punto sui percorsi di mobilitazione aperti
negli ultimi mesi, per costruirne di nuovi.
Invitiamo tutti i collettivi, i gruppi autorganizzati, i singoli studenti
non solo a partecipare ma a
portare propri contributi, nell'ottica di confrontare i vari punti
di vista e le varie specificità su
come la riforme vengono vissute nelle diverse facoltà.
ASSEMBLEA PUBBLICA
per approfondire la discussione e la critica all'attuale modello di università
per costruire nuovi percorsi di mobilitazione nelle facoltà
GIOVEDI' 2 DICEMBRE ORE 16,30
AULA 4 FACOLTA' DI LETTERE
VIA ZAMBONI 38
_Rete Universitaria_ reteuniversitari.bo@inventati.org_
Assemblea tutti i lunedì alle 21 al VAG di via Paolo Fabbri 110
_Collettivo Scienze Politiche Autogestita_
Assemblea tutti i lunedì ore 15 aula B Strada Maggiore 45
_AIDEM_ - student* autorganizzat* di comunicazione_
SDCNOWAR@DSC.UNIBO.IT - www.aidem.ma.cx
_Collettivo Storia Orientale_
ahmaru@libero.it
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11 Novembre - Il
Collettivo SpA presenta SPIA LA SPIA
Ore 19 Dibattito - Ctrl+Alt+Canc: Repressione e Controllo
Sociale nell'era di Echelon
partecipano:
- Indymedia Bologna
- 052 Project (BG) NoVideoSorveglianza
Ore 20.45 Proiezione no(C)opyright fi "Fahrenheit
9/11" (di M.Moore - 2004)
...e per tutta la sera Conflitto e Sangiovese - aperitivo itinerante NoStop
Facoltà di Scienze Politiche - Strada Maggiore 45
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9 Novembre: Ce n’est qu’un debut... - Un nuovo soggetto politico a Lettere e Filosofia
Dall’incontro di studenti appartenenti a diverse realtà interne
alla Facoltà di Lettere e Filosofia è emersa una forte insoddisfazione
nei confronti della realtà universitaria con cui ci confrontiamo ogni
giorno. Subiamo anni di riforme aventi come unico obiettivo quello di aumentare
la selettività e la competizione nell’accesso ai saperi.
Rivendichiamo la possibilità di reinventare significati e immaginari,
in opposizione a saperi che ci vengono presentati come neutrali. Sentiamo
la necessità di aprire spazi di confronto per individuare possibili
vie di fuga a questa università e al modello di società che
essa legittima e alimenta.
Crediamo che il primo passo sia la costruzione dal basso di un soggetto politico autorganizzato !
Diamo appuntamento a tutti…
MARTEDÌ 9 NOVEMBRE ALLE 16.30
ALL’AULETTA STUDENTI DI VIA ZAMBONI, 38
(PIANO TERRA, IN FONDO A DESTRA)
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Scienze della Comunicazione
LAUREE SPECIALISTICHE: per tutti o per pochi eletti?
Lo scorso 28 settembre si è tenuto il test d’ingresso al corso
di laurea specialistica in Scienze della Comunicazione Pubblica, Sociale e
Politica. Risultato: su 280 studenti solo 70 sono riusciti a superarlo, di
cui ben pochi provenienti dalla laurea triennale in Scienze della Comunicazione
di Bologna.
Le domande del test appartenevano in larga misura a esami opzionali, per cui
sarebbe stato impossibile rispondere correttamente a meno che nel corso del
triennio non si avesse avuto la fortuna di scegliere proprio quegli esami.
Quando tre anni fa superammo il test d’ingresso selettivo per accedere
a Scienze della Comunicazione nessuno ci aveva detto che dopo la laurea triennale
ci sarebbe stato negato il diritto allo studio e ci sarebbe stato di fatto
impedito di proseguire per la strada che abbiamo scelto.
La nostra situazione è purtroppo comune agli studenti di tante altre facoltà e mette in discussione l’impianto stesso delle riforme Zecchino – Moratti, quelle che hanno istituito l’attuale sistema del corso di laurea 3 + 2. Dopo i primi tre anni ci si può oggi sentir dire che la preparazione che i tuoi stessi professori ti hanno fornito, improvvisamente non è più sufficiente a completare il tuo percorso di studi. Se a tutto questo uniamo il costo delle tasse per le lauree specialistiche, quasi sempre superiore ai 2000 euro l’anno, il caro-affitti e le spese per i trasporti pubblici di una città come Bologna, si capisce immediatamente come l’istruzione stia diventando sempre più elitaria, destinata a pochi eletti e negata nei fatti a tutti gli studenti che non se la possono permettere. E di fronte ai nostri diritti calpestati l’Università di Bologna che fa? Destina fondi esorbitanti e assurdi al Collegio di Eccellenza, privando la grande maggioranza degli studenti di finanziamenti fondamentali.
È ora di dire basta a tutto questo: l’Università non è un’azienda!
Noi studenti di Scienze della Comunicazione esclusi dalla specialistica ci siamo organizzati e stiamo lottando perché l’ingiustizia commessa contro di noi sia riparata e soprattutto perché una cosa simile non si ripeta nei prossimi anni. Per dire che ci opponiamo a questa riforma canaglia e classista dell’università, per dire che non ci stiamo a far diventare l’università una cosa per soli ricchi e per ribadire che il diritto allo studio è garantito dalla nostra Costituzione e non deve essere immolato sull’altare del dio denaro, invitiamo tutti a partecipare alla
Manifestazione contro la riforma Moratti
MERCOLEDÌ 27 OTTOBRE
ORE 9.00 PIAZZA NETTUNO
ORE 12.00 SIT-IN DI PROTESTA DAVANTI ALLA FACOLTÀ DI
LETTERE VIA ZAMBONI 38
DURANTE LA RIUNIONE CHE DECIDERÀ LE SORTI DEI NON AMMESSI ALLA SPECIALISTICA
DI COMUNICAZIONE
Student* di Comunicazione
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Tecnologia, mass-media e controllo sociale
Fantasia e realtà nell'era di Echelon
CINEFORUM A SCIENZE POLITICHE
Palazzo Hercolani - Strada Maggiore 45 - Ogni giovedì in Aula C
prossime proiezioni:
Giovedì 28 Ottobre ore 17.00 "Fahrenheit
451" di F.Truffaut
Giovedì 4 Novembre ore 20.30 "Fahrenheit
9/11" di M.Moore
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